12 aprile 2020
Spesso nell’elogiare le qualità dei nostri maneggi ci dimentichiamo degli uomini di scuderia, figure fondamentali per garantire qualità di vita ai nostri cavalli; a volte in questo tranello ci cado pure io, vuoi perchè sono stranieri e si comunica poco, vuoi perchè il loro lavoro è dato troppo per scontato e quindi non c’è molto da dire; in realtà quando nel mio percorso da imprenditrice ho realizzato quanto importante fosse avere una buona squadra non li ho mai esclusi da questa visione, anzi…
Ma questa quarantena con un maggior contatto quotidiano mi ha fatto capire che non avevo fatto abbastanza; avevo confuso riservatezza e timidezza con distacco e frainteso la difficoltà di esprimersi con l’essere disinteressato.
Ho dedicato questo post (credetemi, i maneggi lo fanno molto raramente) ad uno dei miei groom perchè ancora una volta mi ha fatto capire che non devo mai dare niente per scontato, che quello che penso non è necessariamente quello che è, che cultura, lingua, religione sono solo dei vestiti diversi di esseri umani come me e che sentirsi importanti e valorizzati ha lo stesso effetto piacevole a prescindere dal mestiere che fai. Ecco. Sabina
Buona Pasqua!